venerdì 12 febbraio 2016

Curriculum di Giorgia Meloni e Fratelli d'Italia





<<Berlusconi chiama "Zoccola" Giorgia Meloni>>:





Un altro pianista in Parlamento del gruppo "Fratelli d'Italia"
HANNO beccato l'ennesimo parlamentare di Fratelli d'Italia votare per un suo collega assente.
Quando la smetteranno di rubare?
---> I pianisti della Meloni truffano gli elettori
http://www.beppegrillo.it/2015/10/i_pianisti_della_meloni_truffano_gli_elettori.html







Per non dimenticare... Laurea di Guido Crosetto
Politici laureati per finta? Guido Crosetto si aggiunge alla lista
Fra i politici laureati per finta ci potrebbe essere anche Guido Crosetto, ex deputato del PdL, fondatore, insieme a Giorgia Meloni e ad Ignazio La Russa, del partito Fratelli d’Italia. Il sito Lo spiffero ha accusato Crosetto di avere una laurea fasulla in Economia e commercio. A quanto pare i suoi esami risulterebbero fermi al 1991. Eppure lo stesso Crosetto ha affermato di essere laureato, su Wikipedia si fa riferimento alla laurea, così anche come nella biografia contenuta all’interno del sito della Camera. In seguito alle segnalazioni messe a punto, sono state modificate le note biografiche dell’ex sottosegretario alla Difesa.
Adesso Guido Crosetto vuole precisare ed ammette che scioccamente può anche aver lasciato intendere di essere laureato. A quanto pare si sarebbe trattato di una “innocente bugia”, frutto della “debolezza umana”. Queste sono le spiegazioni di Crosetto, ma evidentemente il fenomeno della finta laurea continua ad insinuarsi.
Di recente c’è stato anche un altro caso, che ha suscitato parecchio clamore, quello di Oscar Giannino e delle finte lauree e master che hanno portato alle dimissioni del giornalista da presidente di FARE per Fermare il declino. Forse la vera novità sono le dimissioni, anche se c’è da dire che Giannino è rimasto il candidato premier del partito da lui fondato, ma in fatto di stranezze dei politici siamo quasi abituati. Prima di lui ci sono stati altri che hanno millantato titoli accademici e affini, con Università straniere tirate in ballo all’improvviso.
Quello che è certo è che siamo all’ennesima farsa: chi ha studiato veramente, facendo sacrifici e sudandosi la tanto agognata laurea, oggi si trova precario e in cerca di un lavoro, mentre chi non ha titoli accademici o li millanta siede, sedeva o forse siederà in Parlamento.
La finta laurea di Renzo Bossi e il finto dottor Umberto Bossi
Il caso che più ha fatto scalpore qualche mese fa è stata la laure di Renzo Bossi, figlio del Senatur Umberto. Nel corso delle indagini che hanno travolto la Lega Nord a maggio sui fondi pubblici usati dalla “family” Bossi, salta fuori la laurea in business management all’Università Kristal di Tirana. Il “Trota” si sarebbe laureato in Albania, dopo essere stato bocciato tre volte alla maturità in Italia: tutto sembra in regola, da Tirana minimizzano, poi chiedono spiegazioni, mentre dall’Italia Bossi jr replica: mi sono laureato a mia insaputa. “Non sono mai stato in Albania, non parlo l’albanese, non ho mai vantato titoli accademici e non sono mai stato a conoscenza di quel documento datato 2010″, affermò dopo l’ennesimo scandalo che aveva colpito lui e la famiglia Bossi, anche se nelle carte di Francesco Belsito quel diploma c’è.
Era il 2012 e solo allora il “Trota” seppe di avere una laurea tanto che aggiunse di non aver mai detto di essere laureato.
Renzo Bossi non è il solo della famiglia a (non) avere una laurea: il fondatore della Lega, Umberto Bossi, era un givane pieno di speranze e da poco sposato quando andava in giro a fare il dottore senza però aver mai preso la laurea in medicina: lo rivela la prima moglie, Gigliola Guidali, che chiese il divorzio dopo questa scoperta. In realtà Bossi si era iscritto all’Università di Pavia ma senza terminare gli studi, proclamandosi dottore, agli inizi della sua vita coniugale, senza averne il titolo.
La laurea di Antonio Di Pietro
Anche Antonio Di Pietro si è trovato a dover difendere il suo titolo di studio e più di una volta. La prima fu nel 2008 quando Silvio Berlusconi nel corso una puntata di Porta a Porta lo attaccò mettendo in dubbio i suoi studi e la laurea, ottenuta grazie ai favori dei servizi segreti. All’epoca scattò la denuncia del leader dell’IdV e nel maggio 2012 la magistratura gli ha dato ragione.
Il tormentone della laurea “facile”, ottenuta con favori o con una tesi fatta ad arte torna in tempi più recenti: il partito è travolto da alcuni scandali sull’uso dei fondi pubblici. Dal Corriere Marco Imarisio mette in fila “i silenzi e le ambiguità” del leader IdV: “La tesi venne discussa nel 1978, il giovane Di Pietro ci arrivò sostenendo 22 esami in 32 mesi, compresi ‘mattoni’ quali diritto privato, pubblico, amministrativo. L’istituto di presidenza della facoltà confermò a suo tempo che tutto era in regola. Ma le illazioni, falsità di vario genere, sono proseguite”, scriveva il giornalista.
Di Pietro mandò una risposta al giornale, spiegando ancora una volta che la sua laurea era vera e senza misteri. “Non è affatto vero che io mi sia laureato in modo anomalo. Mi sono iscritto all’Università di Milano nell’anno 1974 e mi sono laureato nel 1978, rispettando appieno il piano di studio all’epoca previsto da quell’Università per la laurea in legge”, rispose allegando anche “copia della causa per danni da me notificata al Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, per aver sostenuto nella trasmissione “Porta a Porta” del 10 aprile 2008 che la mia laurea fosse falsa”.
Il finto (?) master di Daniela Santanché
Quello di Giannino non è neanche il primo master finito sulle pagine della cronaca politica. Nell’occhio del ciclone è finita anche Daniela Santanché, all’epoca sottosegretario alla presidenza del Consiglio. Sul curriculum pubblicato sul sito del governo si leggeva: “Laureata in Scienze politiche, consegue un master alla Sda Bocconi“, ma il settimanale “Oggi” scopre che non si tratta di un vero master, come conferma l’ateneo nel servizio del giornale. “Abbiamo verificato e dalla nostra banca dati alunni non risulta abbia frequentato un nostro master o mba. Non possiamo escludere, ma non abbiamo modo di verificare, che abbia frequentato un corso breve“. Dunque non un master, per cui occorre tempo e molto studio: secondo la Sda della Bocconi potrebbe trattarsi di un seminario di aggiornamento per manager che dura di norma qualche giorno, corsi che “non possono essere certo confusi con un master”.
Appena uscito l’articolo però la stessa Università rettifica: la Santanchè ha “frequentato il corso di formazione imprenditoriale in aula e su progetto della Sda Bocconi ‘Gemini – Progetto Nuove Imprese tra il 1992 e il 1993“, senza specificare se sia un master o meno. Caso chiuso, almeno per l’onorevole che trascina in tribunale sia Oggi sia il Fatto Quotidiano perché “con un’informazione falsa e incompleta hanno arrecato grave danno alla mia dignità e alla mia credibilità“.
Le finte lauree di Francesco Belsito e Monica Rizzi
Pare che i politici italiani siano particolarmente predisposti ad accaparrarsi finte lauree taroccate. In particolare, tra questi, quelli appartenenti alla Lega Nord sono molto attivi nel mostrare dei titoli di studio che, in realtà, non possiedono. Il caso è stato sollevato dal quotidiano Libero, che ha beccato il sottosegretario alla Semplificazione, Francesco Belsito, e l’assessore lombardo, Monica Rizzi, privi dei titoli di studio che i due hanno giurato, invece, di possedere. Il primo, infatti, ha dichiarato di possedere la laurea in Scienze Politiche o in Scienze della Comunicazione, ottenuti all’estero.
La seconda è finita indagata dalla Procura di Brescia per esercizio abusivo della professione di Psicologa. La Rizzi, inoltre, ha partecipato a diversi convegni ed ha incassato anche denaro per consulenze dalla Provincia. Eppure è solo diplomata. Quest’ultimo è il caso che più inquieta la Lega, poiché la Rizzi è vicina a Bossi. C’è chi afferma che la Lega è un sistema di potere.
Infatti, ha rinunciato alla circoscrizione di Brescia per far posto a Renzo Bossi, seguendolo in campagna elettorale. In compenso, ha ricevuto le deleghe allo Sport e ai Giovani. Per il sottosegretario Belsito, la faccenda è complicata. Non si trova neppure il diploma benché egli affermi di essere bi-laureato. Insomma, tutte stranezze che fanno dubitare molti tra chi, come l’Udc ligure, ha chiesto un’interrogazione alla Regione.
---> http://politica.nanopress.it/articolo/politici-laureati-per-finta-guido-crosetto-si-aggiunge-alla-lista/9813/





Novembre 2015 ---> Ieri da ‪#‎Salvini‬ alla ‪#‎Meloni‬ tutti si dissociavano dal pluricondannato ‪#‎Berlusconi‬, oggi tutti assieme sul palco di Bologna.
P.S.: La Lega Nord è sotto processo per truffa sui rimborsi elettorali; i milioni di euro contestati sono 59! Altro che sostegno alle forze dell'ordine, ai carabinieri o agli imprenditori del nord. Con i nostri soldi hanno comprato lingotti d'oro e diamanti in Tanzania.
 
#Ipocrisia Ieri tutti si dissociavano, oggi tutti sul palco di Bologna insieme a #Berlusconi, da #Salvini alla #Meloni
PS: La Lega Nord è sotto processo per truffa sui rimborsi elettorali; i milioni di euro contestati sono 59! Altro che sostegno alle forze dell'ordine, ai carabinieri o agli imprenditori del nord. Con i nostri soldi hanno comprato lingotti d'oro e diamanti in Tanzania. E ora sono sotto processo.
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I PARASSITI DELLA POLITICA
"Il parassitismo è una forma di simbiosi, ma a differenza della simbiosi per antonomasia, il parassita trae un vantaggio (nutrimento, protezione) a spese dell'ospite, creandogli un danno biologico."
Queste persone hanno governato l'Italia per vent'anni, ed il loro contributo per il paese è stato uguale a zero! Se oggi viviamo il degrado della nazione lo dobbiamo anche a loro. Ed hanno anche la faccia tosta di ripresentarsi ad ogni elezione.
Dobbiamo evitare che l'Italia cada nuovamente nelle loro mani, non possiamo più permettere che certa gente campi alle spalle dei cittadini.








#GiorgiaMeloni
Votare #Meloni è votare #Alemanno
Votare #Alemanno è rivotare #MafiaCapitale 








Mentre si allarga l’indagine sui costruttori indagati ecco infatti spuntare nuovi nomi eccellenti come #Casini, #Meloni e #Latorre.
Tutti e tre alle ultime elezioni politiche avrebbero infatti usufruito del finanziamento della Italiana Costruzione dei fratelli Navarra, costruttori noti negli ambienti politici romani e oggi indagati dalla Procura di Firenze nell’ambito dell’inchiesta che ha portato agli arresti di Ercole Incalza e alle dimissioni del ministro Lupi. I Navarra, tanto per “stare tranquilli” e quasi con quotazione da bookmaker, avrebbero elargito indifferentemente fondi a destra, centro e sinistra: 30mila euro al senatore PD Latorre, 25mila all’Udc di Casini e 15mila anche per la Meloni. Insomma... di cosa ci meravigliamo se le cose in Italia vanno cosi?
Dopo le dimissioni di Lupi la palla del ministero dei trasporti è passata a #Renzi. Che sta facendo? Nulla. Fermo come un semaforo. Allora proviamo noi a suggerirgli cosa fare: ecco chi bisogna immediatamente mandare a casa, la ricetta 5 stelle per far pulizia:
► #Signorini (Dirigente del ministero, pappa e ciccia con Incalza).
► #Nencini (Viceministro trasporti, condannato a restituire al Parlamento europeo 456 mila Euro).
LEGGI ► http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/03/25/grandi-opere-politica-i-finanziamenti-bipartisan-dei-signori-mattone/1534184/






Dai #Meloni che sei il nuovo (bidone) che avanza...








Novembre 2015 ---> (Di Maio https://goo.gl/KBq0Rv)
Solo oggi scoprono che le cooperative finanziavano politici come D'Alema, Renzi e anche la Meloni?
Noi lo diciamo da tempo: politici corrotti favoriscono cooperative in un appalto pubblico, nel quale entra anche un'organizzazione criminale attraverso il subappalto.
Nel mentre o dopo essersi aggiudicata l'appalto, la cooperativa finanzia la campagna elettorale dei partiti legati al politico corrotto.
Come definireste questo metodo?







VOTAZIONE PAREGGIO DI BILANCIO AL SENATO:
---> http://www.senato.it/leg/16/BGT/Schede/Ddliter/votazioni/710_2.htm






IL #2016 SI APRE CON LA CONSAPEVOLEZZA CHE L'ITALIA SENZA IL MOVIMENTO 5 STELLE NON HA FUTURO.
Se non ci fosse il nostro Movimento, con migliaia di cittadini attivisti e centinaia di portavoce nei consigli comunali, regionali e nei parlamenti nazionale e europeo, milioni di italiani si sentirebbero senza speranza, abbandonati a se stessi, e in balìa dei #Renzi, dei #Salvini, dei #Verdini, degli #Alfano, dei #Bersani, delle #Meloni, delle #Boschi e dei #Berlusconi vecchi e nuovi. Gli stessi che con il berlusconismo e la finta opposizione di sinistra degli ultimi venti anni hanno devastato l'Italia per tuelare gli interessi dei loro partiti e quelli delle #lobby e dei poteri forti.
IMMAGINIAMO SOLO PER UN ATTIMO IN CHE SITUAZIONE SI TROVEREBBE L'ITALIA SE NON CI FOSSE IL #M5S. Tutto sarebbe come prima: stessi slogan, stesse promesse, stessi provvedimenti, stesse opzioni, stessi inciuci (ieri Berlusconi, oggi Renzi).
Con tutti noi, invece, impegnati giorno per giorno, come cittadini o come portavoce, a fare un passettino in avanti per far affermare un principio, una proposta, un progetto, o per bloccare e denunciare l'ennessima porcheria dei partiti a favore dei loro amici e contro il bene comune, c'è la possibilità di guardare avanti con fiducia.
IL M5S DÀ SPERANZA A TUTTI, NEL PICCOLO COMUNE E NELLA GRANDE CITTÀ. AGENDO NEI PALAZZI DEL POTERE DI #ROMA E DI #BRUXELLES. INTERVENENDO SUI PROBLEMI DEL PROPRIO QUARTIERE O SULLE GRANDI QUESTIONI DEL MONDO, DELL'EUROPA E DELL'ITALIA. La formula è semplice e rivoluzionaria: cittadini normali si appropriano del proprio futuro partecipando direttamente, informandosi e facendosi eleggere nelle istituzioni come portavoce degli altri cittadini, e il tutto in modo meritocratico, democratico e compartecipato. Tutti decidono, tutti controllano, tutti possono stare in prima fila e dire la loro. Un circolo virtuoso straordinario reso possibile dalla passione di #Grillo e dalla genialità di #Casaleggio, dalla forza dirompente di #Internet e da una visione diversa del mondo di milioni di cittadini.
La strada da fare è ancora tanta, ci sono ostacoli e molte cose da migliorare, ma abbiamo la forza della consapevolezza di partecipare ad un processo culturale che non può più fermarsi e che andrà avanti. L'Italia e il mondo hanno bisogno del Movimento 5 Stelle, del suo metodo, delle sue idee e delle sue proposte. Noi non molliamo MAI.
BUON ANNO E BUON ATTIVISMO A TUTTI.
---> https://goo.gl/wcUwLa







#Meloni e #Salvini votarono a favore del Trattato di Lisbona, ed oggi vanno a raccontare in giro che sono per l'uscita dall'Euro.








MELONI #OPERAZIONEPRESEPE DUE MARO'
E UNO MARONE










Giorgia Meloni e le sue affissioni abusive...#AnnamoBENE
L'affissione abusiva è un segnale di mancanza di rispetto nei confronti della città. I cittadini sono stanchi di politici che si affidano più al "manifesto selvaggio" che ai programmi. Noi le città le rispettiamo sul serio. Metteteci alla prova!
(https://www.facebook.com/dibattista.alessandro/photos/a.310988455679892.65829.299413980170673/869171149861617/)









Giorgia Meloni ed i SUOI finanziatori di #SceltaCivica
C’è una sorpresina nell’elenco dei finanziatori di Fratelli di Italia, il partito di Giorgia Meloni. Si tratta dalla TCI Comunicazioni Italia srl, azienda posseduta al 95% e amministrata da Gianfranco Librandi, responsabile finanziario di Scelta civica fin dai suoi esordi, scelto proprio da Mario Monti.Fa specie che un deputato di uno schieramento finanzi volontariamente un partito avversario. Ancora più singolare è che il partito della Meloni accetti un contributo, per quanto limitato, da quello che dovrebbe essere il nemico per eccellenza: il cassiere del partito che ha varato la legge Fornero, che viene accusato proprio da Fratelli di Italia di connivenza con l’Europa dei poteri forti, con i salotti di Bildeberg, la Trilateral e così via
















LE "COSTOSE" BALLE DELLA MELONI

Oggi aprendo facebook mi è apparsa questa pubblicità della candidata sindaco Giorgia Meloni. Non potevo credere ai miei occhi.
La figlia politica di Silvio Berlusconi chiede agli elettori una "piccola donazione" perché loro non hanno lobby o banchieri amici che gli pagano le campagne elettorali quindi, invitano gli italiani a diventare "azionisti di una battaglia di libertà".

Ma come si fa ad avere la faccia come il culo in questa maniera?
Meloni, dove sono finiti i 116 milioni di euro che avete preso come Alleanza Nazionale dal 2006 al 2011?
E gli 1.7 milioni di euro che avete preso solo nel 2013?
Per non parlare dei 400 mila euro che è costata la formazione del gruppo Fratelli d'Italia come componente autonoma alla Camera.
Mi fanno morire questi politicanti che fanno i grillini a mezzo servizio, il M5S chiede piccole donazioni ai suoi elettori perché rifiuta i rimborsi elettorali (43 milioni sono nel 2013) non perché, come voi, i soldi non gli bastano mai.
Romani, come fate a credere ancora a gente così? 
Domenica 5 spazzateli via con una X su Virginia Raggi, una X sul MoVimento 5 Stelle, una X per voi.









---> CHI arrestano ogni settimana http://goo.gl/tPkfEX




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